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CONTENUTI VIDEO PER LA COMUNICAZIONE
Bill Bernbacb considerava i contenuti video strategici il primo mattone, le fondamenta che ci guidano a sviluppare i futuri contenuti per la comunicazione che si trasformano, poi, alla fine in contenuti creativi.
E se lo diceva Bernbach possiamo proprio crederci! Perché è stato una dei più grandi pubblicitari nella storia dell’advertising. Uno dei grandi padri dei: contenuti video per la comunicazione.
Le ricerche: tutto nasce da qui. Ricerche che riguardano, Il prodotto che dovremo pubblicizzare, ricerche sul possibile cliente, ricerche sulla concorrenza.
Sono questi gli indispensabili matto per creare dei contenuti per la comunicazione per creare una campagna audiovisiva in piena regola.
Gli inglesi, che adorano gli acronimi, hanno sintetizzato nelle “3C” : Company, Customer, Competitor il concetto del nostro lavoro: contenuti per la comunicazione.
IL PRODOTTO
è la prima cosa da analizzare, per creare dei contenuti per la comunicazione, è forse anche la più problematica perché, molte volte il cliente è “innamorato” del proprio prodotto pertanto non riesce a comunicare, in un modo obbiettivo, i valore o le debolezze del brend, lo fa inconsciamente, con grande onestà e affetto. Questo non vuol dire assolutamente esaltare i plus e nascondere eventuali debolezze, ma semplicemente creare contenuti per la comunicazione adeguati. Chi crea contenuti video per la comunicazione deve analizzare con cura i pensieri del cliente, filtrarli e prepararli per una strategia di mercato che si trasformerà in seguito in una strategia di vendita, Tornando a Mr Bernbach negli anno ’60 ci diede un esempio grandioso di “piccolo problema” del prodotto:
Think small
Questo era il titolo del primo annuncio Beatle Volkswagen apparso in America a metà degli anni sessanta. In quel periodo, ma anche prima e dopo, tutte le macchine, negli Stati Uniti, erano enormi. La Volkswagen, questo è il cliente di cui stiamo parlando, voleva introdurre in America la Beatle. Si! Proprio la Beatle! Fu un lavoro lungo, difficile e completamente nuovo di ricerca per stabilire quali sarebbero stati i contenuti per la comunicazione. I creativi avendo un prodotto che, per dirlo con una parola era, a dir poco: “diverso” da quello che erano abituati a comperare gli Americani, esaltarono il fatto che la Beatle Volkswagen, era piccola. Geniale! Gli americani continuarono a comperare macchine enormi ma guardarono con curiosità prima, poi con attenzione, poi continuando con: “Però…!”, per finire con accettare, assorbire, sentire il bisogno, desiderare quello strano UFO di automobile che, però, risolveva tanti problemi che, prima d’allora, non avevano neppure considerato.
Chiediamoci sempre: quale è il valore del prodotto, qual’è la sua forza, ma sopratutto come facciamo ad interessare il mercato di riferimento o, addirittura, se, chi crea contenuti per la comunicazione deve considerare di creare un posizionamento del prodotto completamente nuovo, che possa aprire un nuovo mercato, che diventerà a sua volta un mercato di riferimento. E’ cosi che nasce, e si riproduce il mondo dei contenuti per la comunicazione.
IL CLIENTE
Cosa desidera il cliente? Ha bisognosi di quel prodotto? Bisogna analizzare con attenzione le fasce sociali alle quali dobbiamo comunicare , l’età del consumatore creare contenuti per la comunicazione che facciano apprezzare e desiderare quel prodotto. Tutti noi abbiamo un orologio, forse due, i più fortunati tre! Swatch, negli anni ’70 creò un orologio poco costoso ma con una declinazione di modelli quasi infinita. Anche in questo caso si stava pensando di mettere sul mercato qualche cosa, non solo nuovo, ma che non esisteva prima di allora. L’eventuale cliente, non era neppure a conoscenza di questo nuovo prodotto, di conseguenza, non ne sentiva il bisogno. Però l’azienda aveva intuito che il mercato, avrebbe gradito, infine desiderato quel nuovo tipo di orologio. Avevano ragione. Il mercato di riferimento, in quel periodo, era l’Italia. Tutta. Gente di ogni età e di ogni ceto sociale comperava uno Swatch, forse ne comperava due, o tre, o quattro! O, addirittura, nascevano veri e propri collezionisti di orologi di plastica! I contenuti strategici di quel prodotto si sono trasformati in contenuti creativi potentissimi.
How Long is a Swatch Minute?
… un orologio così diverso che si “permette” di misurare il tempo in modo diverso!
Naturalmente, sia Volkswagen che Swatch, sono alchimie particolari, perfette che non sempre si riesce a mettere in atto. Intelligenza, capacità di analisi, velocità di reazione, cultura, rispetto dei compagni di squadra sono alcuni degli ingredienti importanti per creare contenuti per la comunicazione, realistici, creativi, che raggiungano in modo semplice il mercato di riferimento. In quell’attimo tutti i pianeti sono allineati. Pertanto analizziamo con attenzione, con serietà e perché no con un briciolo di umiltà il prodotto del quale dovremo far nascere contenuti creativi. Chiamiamo a raccolta le nostre forze, le nostre passate esperienze. I nostri nuovi contenuti per la comunicazione dovranno riguardare il rapporto che dovremo costruire tra il nostro prodotto ed il consumatore.
LA CONCORRENZA
Inizia un grande lavoro di ricerca. Bisogna capire quali sono i nostri concorrenti diretti, i loro contenuti per la comunicazione, che tipo di leve sono state usate per esaltare i plus del loro prodotto, quel prodotto che sarà il nostro, eventuale, concorrente. Cerchiamo di capire il valori messi in campo della concorrenza. Come comunicano questi valori. Come vendono il loro prodotto. Oggi i sitemi di vendita sono molto cambiati e molti prodotti, pur usando canali tradizionali come negozi, supermercati, centri commerciali, scelgono situazioni nuove; in linea con le esigenze del mercato. Il consumatore ha sempre meno tempo a disposizione pertanto uno shopping on line, a volte, può risolvere una situazione. Come comunicano il valore del prodotto alla clientela? Dobbiamo analizzare con grande attenzione i contenuti per la comunicazione del nostro concorrente. Sono questi contenuti che ci comunicano pregi e difetti di un brend. Una domanda importante a cui dobbiamo porci per portare avanti il nostro lavoro e per creare un dialogo costruttivo con il cliente: “quel prodotto concorrente, sta funzionando?”
Fare la lista dei contenuti video vuol dire condividere, con la squadra, le nostre idee-concetti-visioni-discussioni che attraverseranno i vari canali del mercato. Questo ci permette di ottenere il massimo dalle differenti piattaforme e dai clienti che li usano: il consumatore finale. Ricordiamoci che ogni canale di vendita, oggi come non mai, ha un suo “consumatore” con esigenze diverse e che forse parla lingue differenti, in senso metaforico, quando affronta punti vendita alternativi. Per queste ragioni bisogna pensare a contenuti per la comunicazione, contenuti video non uguali fra di loro. Non dimentichiamo mai che il “consumatore” può avere identità diverse quando si presenta sui vari canali del mercato.
FINAL TIP
Suggerimenti semplici. Spesso, è proprio dalla semplicità che nascono contenuti creativi straordinari. Abbiamo raccontato come nascono i contenuti per la comunicazione con esempi di campagne famose perché queste, come molte altre, hanno fatto la storia della comunicazione.
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